17 dicembre 2011

ARCHIVIO: Huayna Potosi 2011

LA MONTAGNA:
HUAYNA POTOSI
►Campamento Alto
____Ruta Normal
- - - Ruta Francés
Paese: Bolivia
Altezza: 6088m slm
Catena: Cordillera real - Ande

PERIODO: 
24-26 gennaio 2011
EXPEDITION TEAM:
Adrian Gauna
Mario "El Pollo"

El marzo del 2009 Julver y yo pudimos disfrutar de unos pocos minutos en la cumbre del Huayna Potosi que con sus 6.088 m es considerada una de las montañas más accesibles de Bolivia.
Habiéndola escalado por la ruta normal puedo asegurar que el adjetivo "accesible" se refiere solamente a los 25-30 km que la separan de La Paz porque la montaña en sí presenta todas las dificultades que uno desee....todo depende de la ruta que se elija.
Mañana partiré nuevamente al "Cerro Joven" (huayna = joven, potosi = cerro) pero esta vez entrando por la Via de los Franceses (cara este) con 300 m III/AD+55·.
Estimo llegar al mediodia al refugio Huayna Potosi situado a 4.720 msnm (en vehiculo) y desde alli partiré directamente hacia el refugio Argentino situado a 5.300 aprox.
Descansaré toda la tarde y a media noche partiré hacia la cima siguiendo la ruta mencionada para luego regresar al campo base y a continuación a La Paz.

Fuera de la concurrida ruta normal de la cara E, el Huayna ofrece, entre otras, las siguientes rutas:
CARA ESTE:
1. Vía de los Franceses (300 m, III/AD+, 55º)
2. Ruta Bordas-Muñoz (300m, III/AD+, 75º)
3. Arista SO (800 m II/AD, 50º)
CARA OESTE:
1. Vía América (1000 m, IV/D+, 80º)
2. Vía del Lyon (1000 m, IV-/D-, 65º)
3. Ruta yugoslava (1000 m, IV/D+, 70º)
4. Ruta francesa (1000 m, IV/D, 70º)
5. Vía del triángulo (800 m, IV/D-, 70º)
6. Ruta argentino-española (1000 m,IV/D+,80º)
7. Travesía norte-sur (1000 m, III/AD+, 70º)

 24 gennaio 2011
Adrian e Mario, che seguirà quest'anno il corso per aspirante guida e che condividerà con lui questa scalata, hanno raggiunto con l'automobile il rifugio del Campo Base.
Nonostante fosse in corso una nevicata, Adrian ha deciso comunque di salire al Campo Avanzato, per capire come fosse la strada e per battere la traccia sulla neve fresca. Dopo circa 3 ore di salita, ha raggiunto l'obiettivo ed è quindi ridisceso al Campo Base per riposare. Nonostante il tempo, la neve e il forte vento, la via -a suo dire- era comunque fattibile.
Al rifugio c'erano altri alpinisti, tra cui un italiano, con i quali avrebbe visto se condividere il cammino l'indomani.
 
25 gennaio 2011
Stamattina alle 7 quindi, si è preparato per salire al Campo Avanzato ed è partito, praticamente da solo, visto che gli altri lo seguivano a distanza, affondando nella neve fresca fino al ginocchio. In 2 ore e 30', raggiungeva il secondo rifugio, senza aiuti. Un'ottima scalata!
Avrebbe quindi riposato tutto il pomeriggio e la sera: a mezzanotte (ora boliviana) partirà lungo la Via dei Francesi verso la vetta del Huayna Potosi. Nel caso questa fosse impraticabile, tenterà la cima lungo la Via Normale, la stessa percorsa con Julver nel marzo 2009.
In sei-sette ore di salita, prevede di giungere in cima, quindi scenderà fino al Campo Base per poi ritornare a La Paz.
In bocca al lupo per questa ennesima scalata!

26 gennaio 2011
Sveglia alle ore 23:30 di ieri per Adrian e Mario "Pollo".
Alle 24 erano già in marcia, lungo la via dei Francesi. La traccia era molto brutta, la neve era soffice e si sprofondava di mezzo metro, fino al ginocchio. Loro due costituivano la prima cordata di tre che tentavano la cima la stessa notte, perciò per loro doppia fatica. La salita è stata molto dura e giunti a circa 300m dalla vetta, hanno valutato di deviare per la via Normale, che poi tanto "normale" non è!
C'erano tantissimi seracchi e continue valanghe lungo i pendii. A circa 10 metri dalla vetta, più o meno alle 7 di mattina, si sono dovuti fermare a causa di una grande seracco che impediva loro di proseguire, ma, suvvia, è come se ci fossero arrivati!
Da qui, sono subito ridiscesi al Campo Base, dove li aspettava il taxi per tornare a La Paz. A mezzogiorno Adrian era già in albergo, e all'una e mezza già pronto per... una giornata di lavoro!!!
A seguire il racconto del protagonista che ci racconta con maggiori dettagli questa scalata a tempo di record e la sua ennesima vetta nel suo palmares!
Martedì 25/1 siamo arrivati al campo alto alle 11.30 am dopo aver battuto per 2 ore e mezza la traccia, negli ultimi tre giorni ha nevicato in modo incessante. Dopo un leggero pranzo sono andato a dormire fino alle 4 pm. Il rifugio del campo alto e' situato a 5.137 mslm quindi 400 m più in alto del campo base. Alle 5 pm io e Mario (il "Pollo") abbiamo preparato una pasta 4 formaggi di quelle semi-preparate, non era male o diciamo ho mangiato di peggio.
Alle 6 pm ero nuovamente dentro il mio sacco a pelo per tentare di dormire.....verso le 9 mi sono addormentato con la sveglia puntata alle 11.30 pm.
Mi sono alzato alle 11.40 e a 00.20 siamo partiti sotto una bufera molto fastidiosa, ma non faceva freddo.
Siamo andati verso il ghiacciaio che portava alla base della via dei francesi.
Abbiamo iniziato la vera scalata incordati ma all'arrivo della "rimaya" (grossa apertura sulla parete) abbiamo constatato che oltre ad essa incombeva una bella "torta" di serac di 2 metri, che minacciava di seppelirci. Ci siamo guardati e quasi senza parole abbiamo deciso di riprendere la via normale dove vedevamo le luci frontali di altre cordate che erano partite dal campo alto verso la 1 am.
Raggiunta la via normale, vedevamo le cordate dietro di noi, quindi ci siamo trovati ad aprire ancora la traccia. Ci siamo alternati io con il Pollo che devo dire e' un ottimo compagno di scalata e ampio conoscitore delle montagne boliviane.
Alle 4.30 am siamo arrivati alla "palla piccola" e superata questa ci siamo infilati verso la cima. Un semi-serac a 15 m sotto la cresta sommitale ci ha fermato, quindi abbiamo piantato la nostra cima pochi metri sotto il picco della vetta verso le 6 am.
Abbiamo iniziato la discesa arrivando alle 8.30 al campo alto ed alle 9.30 al campo base dove ci aspettava il taxi per portarci a La Paz.
A mezzogiorno eravamo a La Paz ed alle 1.30 pm ero pronto per iniziare la mia giornata lavorativa!
Fatica? tanta!!! ma che ce ne frega, dopo una bella scalata sulla neve morbida, il buio incredibile, aria fresca e pura, silenzio totale!! Cosa posso chiedere di più?
Ci rileggiamo in febbraio, il 19 arriverò in Tanzania per iniziare l'ascensione del Kilimanjaro!
Un abbraccio
Adrian



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