5 dicembre 2011

ARCHIVIO: Cho Oyu 2009 (quinta parte)


IL RIENTRO

04 ottobre 2009
Dopo due giorni interi di riposo al CBA, domani Adrian si incamminerà verso il CB.
La neve cade ininterrottamente da tre giorni (è addirittura crollata una tenda mensa seppellendo un gruppo di neozelandesi, tutti illesi fortunatamente), tanto da far temere un ritardo dell'arrivo degli yak che porteranno a valle tutto il materiale. Oggi questi bestioni (nemmeno così tanto mansueti come si pensa) sono riusciti ad arrivare: domani mattina alle 6 si carica tutto e alle 7 si parte a piedi verso il CB.
Adrian stima che ci si metteranno circa 8-9 ore, sperando che la strada non sia eccessivamente coperta da neve. Dal CB, verranno prelevati da una jeep e portati in uno dei villaggi in cui si sono fermati all'andata: Tingri, Zangmu o Nyalam, a seconda dell'ora che si farà.
Tra martedì e mercoledì passeranno la frontiera cinese-nepalese, se non vi saranno ulteriori irrigidimenti nei passaggi transfrontalieri. Quindi, passeranno qualche giorno da turisti a Kathmandu, per poi tornare in Italia lunedì 12. Il rientro è già iniziato...

After two whole resting days in the ABC, tomorrow Adrian will walk towards the BC.
The snow has been falling for three days (a refectory tent collapsed, and it buried a team of New Zealanders, fortunately everyone was uninjuried), so much that they feared a delay of the yaks, which will carry the equipment downhill. Today these big (but not tame) beasts could arrive: tomorrow morning, at 6am, they are loading everything, and at 7am they are leaving for the BC on foot.
Adrian estimates 8-9 hours of walk, hoping that the way is not overloaded with snow. From BC, they will be picked up by a jeep and brought in one of the towns where they stopped on the outward journey: Tingri, Zangmu or Nyalam, it depends from the time.
On Tuesday or on Wednesday, they will pass the frontier China-Nepal, it there aren't further obstinacy in the transfrontalier passages. Then, they'll spend some days in Kathmandu as tourists, and they'll get back in Italy on Monday 12th. The homecoming has begun...

05 ottobre 2009
Stamattina Adrian ha cominciato il lungo viaggio di rientro, lasciando alle sue spalle la mole del Cho Oyu.
Sveglia alle 6 di mattina e partenza dal CBA alle 7, con Pavel (uno dei tre polacchi con cui aveva fatto anche il viaggio di andata, il primo di loro a rientrare), uno sherpa, due yak e un "guidatore di yak" (a quanto pare ci vuole la patente per farli muovere!).
Il cammino verso il CB è durato 7 ore: nonostante il dislivello fosse di -300m, il percorso è stato - a detta di Adrian - per nulla facile, molto lungo e noioso per i continui saliscendi.
Giunti al CB, dove li aspettava Julver (egli aveva infatti preferito scendere con un giorno di anticipo), hanno dovuto questionare con l'ufficiale dei trasferimenti, per poter lasciare la montagna e transitare verso i paesi di confine. Non so bene come, ma pretendeva di trattenere loro (o i loro soldi) finché non fossero stati con loro anche gli altri due polacchi che figuravano sul permesso di entrata... Fatto sta che, alla fine, sono riusciti ad avere quanto spettava loro, e a partire con la jeep.
Dopo una sosta "tecnica" a Tingri per bere e mangiare qualcosa, sono partiti alla volta di Zangmu, il paese al confine tra Cina e Nepal, dove alloggiano questa notte, in attesa di passare la frontiera.
L'"hotel" è un palazzone di cinque piani, con stanze da cinque letti ciascuna, sporco e malandato. L'unico bagno è all'ultimo piano dell'edificio, e qui finalmente Adrian e Julver sono riusciti a farsi la loro prima "doccia" dopo circa 25 giorni. Il primo a affrontare il sudiciume della doccia è stato Adrian. Dopo essersi accorto che dal rubinetto usciva solo acqua fredda, ha mandato Julver a chiedere per l'acqua calda... Dopo qualche minuto, eccolo tornare con due thermos di acqua calda in bagno... Lui aveva sì chiesto dell'acqua calda, ma quelli dell'albergo gliene avevano data da portare in camera per farsi il the! Mentre lui credeva che quella fosse l'unica a disposizione per farsi la doccia! (...seguono risate e prese in giro da parte di Adrian...) In ogni modo, poi l'acqua calda è arrivata e i due, dopo la "doccia", sono infine usciti per cenare verso le 23 di sera, al ristorante vicino all'albergo: riso bollito, zuppa fosforescente, verdure agrodolce, pollo radioattivo, e qualche altra schifezza cinese che hanno sapientemente lasciato nel piatto.
Infine a letto, per così dire puliti e sazi, in attesa della complicata giornata di domani, che dovrebbe vedere il loro arrivo a Kathamandu, se non vi saranno ulteriori intoppi doganali.

Today, Adrian left the ABC at 7 am and he arrived in the BC after 7 hours of walk.
There, he, Julver and Pavel were picked by a jeep and transferred to Zangmu, a little town near the frontier with Nepal.
They are spending the night there in a hotel and tomorrow they should go back to Kathmandu.

06 ottobre 2009
Adrian e Julver hanno oggi passato il confine e sono arrivati a Kathmandu. Sono già sistemati in albergo e hanno cominciato a sbrigare le prime pratiche per il rientro, come l'invio via cargo dell'equipaggiamento.

Today Adrian and Julver passed the frontier and they arrived in Kathamandu. They have already settled in the hotel and they began to handle the first matters for their homecoming, as the forwarding of the equipment via cargo.

07 ottobre 2009
Mail di Adrian, ore 14.53
Questa mattina ho parlato un bel po' con Simone Moro, siamo nello stesso albergo (Malla Hotel) a Kathmandu, lui e' venuto per aprire una nuova via sul Cho Oyu con la gente di North Face ma la frontiera per andare in Tibet e' chiusa (la hanno chiusa 3 gg dopo che ero passato io, all'inizio di settembre) quindi domani rientra in Italia. Gli ho raccontato quello che avevamo fatto e mi ha detto "hai fatto benissimo a tornare indietro", a quella quota con il tempo che c'era non si va avanti, il rischio di valanghe era troppo grande, troppa neve morbida, nuvole, in pratica ci ha dato il "visto buono il grande Simone".....7875 m e' gia una quota dove non si scherza, massimo avendo dormito 2 notte (3 gg) a 7.200 m (Camp 2).
Nel campo base avanzato ho condiviso un sacco di tempo con Mario Merelli (l'altro bergamasco di lusso) quindi questa esperienza e' stata iper ricca per me e Julver!!!
Un bacio grande - Adrian
Adrian oggi si è parecchio dato da fare per poter anticipare il volo di rientro, visto che il tempo a Kathmandu è molto brutto e non va bene nemmeno per visitare la città. Purtroppo non è possibile cambiare il biglietto (farlo corrisponde a comprarsi un biglietto nuovo), perciò il loro rientro in Italia è confermato per lunedì prossimo, 12 ottobre, con volo Quatar Airways Kathamandu-Doha-Milano MXP.
Nel frattempo, sta vedendo se riesce ad andare a scalare qualche altra "montagnetta" nei dintorni... ma non è mai stanco??

11 ottobre 2009
Considerato il rientro anticipato di 3 giorni a Kathmandu, Adrian ha passato gli ultimi giorni da turista nella capitale nepalese: visite a monumenti, shopping, pranzi in ristoranti italiani... insomma, tutto quanto conviene a un mediocre turista in una qualunque metropoli del mondo! Ma ora che tutto è stato visto e visitato e non rimane granchè da fare, Adrian si sta proprio annoiando... Menomale che domani si rientra in Italia! (Yuppyyy! ...era ora... dico io! )

Anche per i loro amici polacchi Roberts e Pawel non c'è stato niente da fare, vento e valanghe hanno distrutto le loro tende al C1 e al C2 :
We did second push but in camp one we found tent complitely destroyed by wind, we tryed open new tent but wind was very strong about 80 km/h and during trying part of second tent blowing away withot tent we descended to abc. In next day come back swidish girls and Artur becouse of wind. Artrur get to serac and come back very tired. Day later his Sherpa get camp 2 and found our tent under avalanche. We loose some things but we are alive and can come back to mountains. Roberts
Cho Oyu dal ABC


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